Immatricolazioni mercato auto

CROLLA IL MERCATO

Nonostante la riapertura il 4 Maggio delle attività economiche, dopo quasi due mesi di chiusura per l’emergenza sanitaria da COVID-19, il mercato delle autovetture fa segnare un altro crollo (-50%) in Maggio verso lo stesso periodo del 2019.

Precipitano tutti i canali: vanno giù del 35% i privati, del 69% il noleggio e del 57% le società.

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Maggio diminuiscono del 49,6% le immatricolazioni di autovetture, a 99.711 unità rispetto alle 197.881 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di circa 98.000 unità.

Nel cumulato Gennaio-Maggio le immatricolazioni in meno diventano quindi quasi 460.000, da 910.872 a 451.366 unità, un tracollo del 50,4%.

I PRIVATI GIU’ “SOLO” DEL 35%

Da un’analisi della domanda di autovetture a Maggio per utilizzatore, è da notare, in un contesto di grave sofferenza di tutti i canali con risultati fortemente negativi, la performance dei privati che, con 68.129 acquisti, flettono del “solo” 35% e guadagnano quasi 15 punti percentuali di quota rispetto a Maggio del 2019, attestandosi al 67,7% di rappresentatività. Crollano le immatricolazioni del noleggio (-69%), in particolare il breve termine, in caduta libera con un -96% e appena 1.073 immatricolazioni, all’1,1% di quota contro il 12,8% dello scorso anno. In linea con il mercato, invece, le immatricolazioni del lungo termine (-50%), con quasi 17.000 unità e una quota vicina al 17%. Le società, infine, con un -57% perdono quasi 3 punti di quota (al 13,1%) a causa della frenata delle autoimmatricolazioni (-65%) che a Maggio sono 7.600, a fronte di un -41% delle altre società che, perdendo meno del mercato totale, guadagnano quasi 1 punto di quota, al 5,6% di rappresentatività. Nel cumulato di Gennaio-Maggio sono negative le performance di tutti i canali, dal -49% dei privati al -52% sia del noleggio sia delle società.

SEGNO POSITIVO PER L’IBRIDO

Sul fronte delle alimentazioni, spiccano i segni positivi delle immatricolazioni di vetture con motorizzazioni alternative: dal +18% delle ibride, che con 12.618 immatricolazioni passano da una quota del 5,4% dello scorso anno a una del 12,5% di Maggio 2020, al +55% delle elettriche con 1.816 unità e una quota dell’1,8%. Forte la contrazione, invece, per le alimentazioni tradizionali, che insieme rappresentano oltre il 77% del mercato totale, con il benzina in calo del 52% (a 41.466 unità) e il diesel che perde il 56% a 36.309 unità. In linea con la tendenza del mercato complessivo il Gpl (-51%) e il metano (-49%).

Il segno è negativo anche per tutti i segmenti in cui è scomposto il mercato, con le E-Superiori che registrano un calo del 37%, archiviando la “migliore” performance, mentre diminuisce del 59% il segmento A-Piccole, che registra il peggior risultato, passando dal 17,2% al 13,9% di quota.

MALE LE BERLINE

Non è diversa la sorte delle carrozzerie che riportano tutte segni meno: le berline, con una quota del 42,1% (dal 47,2% di Maggio del 2019), perdono il 55% delle vendite, a fronte di un recupero di oltre 4 punti di quota dei crossover (-37%), che arrivano al 37,1%. Incrementano la propria rappresentatività anche i fuoristrada, con 3,4 punti di quota (ora ll’11,1%) in più rispetto allo scorso anno.

Nel dettaglio per area geografica, la riduzione più significativa delle vendite si registra nell’area Nord Orientale (-59% a 30.156 immatricolazioni, che rappresentano una perdita di 7,3 punti di quota rispetto al 37,3% dello scorso anno), ma non sono di certo migliori i risultati in quella Nord Occidentale (-45%). Il Centro Italia, invece, è l’area in cui i risultati sono meno severi rispetto al mercato complessivo archiviando comunque un -40%.

Calano del 5,1% le emissioni di CO2 a 112,9 g/km contro i 119,0 di Maggio 2019. Nel cumulato dei primi 5 mesi la riduzione delle emissioni è del 6,4% a 112,3 g/km contro 120,9 dello stesso periodo dello scorso anno.

Per concludere l’analisi del mercato, a Maggio i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture sono stati 206.967, in flessione del 45% rispetto ai 373.676 di Maggio 2019 (nel cumulato dei primi cinque mesi il calo è del 43%).

fonte: UNRAE