Immatricolazioni mercato auto

136.263 NUOVE IMMATRICOLAZIONI A SETTEMBRE

Il mercato delle auto continua la sua crescita, ma l’obiettivo dei numeri pre-covid è ancora lontano. A settembre si sono immatricolate 136.283 auto con un incremento ancora a doppia cifra, +22,8% rispetto a settembre 2022, che a sua volta era a +5,4% rispetto all’anno prima. Il mese è però ancora sotto del 4,9% rispetto a settembre 2019. In nove mesi le immatricolazioni ammontano a 1.176.882 unità, oltre 200.000 vetture in più del periodo  gennaio-settembre 2022 (+20,6%), ma ancora con 300.000 auto in meno (-20,3%) dello stesso periodo 2019. Il risultato positivo è determinato anche dal superamento della fase critica per la produzione che ha afflitto il mercato delle autovetture da settembre 2021, per cui oggi giungono all’immatricolazione vetture ordinate diversi mesi fa e rimaste in attesa di consegna.

LE AUTOIMMATRICOLAZIONI RADDOPPIANO I VOLUMI

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, mostra un andamento dei privati in linea con il mercato totale, confermando il 59,1% di quota (54,9% nei 9 mesi, -4,3 p.p.). Le autoimmatricolazioni quasi raddoppiano i volumi immatricolati nel mese, salendo al 12,6% di share (+4,6 p.p.), e al 9,8% nel cumulato gennaio-settembre (+1,2 p.p.). Leggera crescita in volume per il noleggio a lungo termine che perde 3,4 punti e si ferma al 20,8% in settembre (24,7% nel cumulato, +2,8 p.p.), per un buon andamento delle Aziende Top a fonte di un calo delle Captive. Si contraggono di oltre 1/3 le auto immatricolate dal noleggio a breve termine che scende all’1,3% di quota (-1,1 p.p.), al 4,8% nei 9 mesi (+0,3 p.p.). Buon andamento delle società che in settembre e nei 9 mesi sono abbastanza stabili rispettivamente al 6,2% e al 5,8% del totale.

ALIMENTAZIONI

Tra le alimentazioni, il motore a benzina guadagna 1/3 dei volumi e sale di oltre 2 punti al 29,3% del totale nel mese (28,2% nel cumulato). Il diesel perde poco meno di 300 auto immatricolate, fermandosi al 15,5% di quota (-3,8 p.p., al 18,7% nei 9 mesi, -1,6 p.p.). Cresce in volume il Gpl che perde 0,7 punti di quota, all’8% del totale (8,9% nei 9 mesi), mentre il metano si ferma allo 0,1% sia nel mese sia nel cumulato. Le ibride sfiorano il 40% del totale delle preferenze (39,5% e +3,8 p.p. e al 35,7% nei 9 mesi), con un 11,0% per le “full” hybrid e 28,5% per le “mild” hybrid. In calo di quasi 1 punto la quota delle BEV al 3,6% in settembre (3,9% nel cumulato), le PHEV si fermano al 4,0% (4,5% nei 9 mesi).

BERLINE IN RECUPERO

L’analisi della nuova segmentazione mostra in settembre un buon recupero delle berline e dei SUV del segmento A, rispettivamente al 12,4% e 2,4% di quota. Crescita accelerata per le berline ed i SUV del segmento B (rispettivamente al 20,4% e 26,3% di share). Nel segmento delle medie (C) calano le berline, che si fermano al 5,0% di quota, mentre crescono i SUV che raggiungono il 18,5% del totale mercato. Anche nel segmento D cedono le berline (allo 0,6% di quota) mentre accelerano i SUV al 7,2% del totale. Sostanzialmente stabile l’alto di gamma con berline allo 0,2% e SUV all’1,6%. Infine le station wagon rappresentano il 3,2% del totale, gli MPV l’1,4% e le sportive lo 0,7%.

AREE GEOGRAFICHE

Dal punto di vista delle aree geografiche, il Nord Ovest conferma la prima posizione con il 30,3% di quota (-2 punti, al 29,8% nel cumulato); il Nord Est rimane stabile al 28,2% (31,3% in gennaio-settembre), grazie alla spinta del noleggio. Il Centro Italia copre il 26% delle immatricolazioni (+2,1 p.p.), l’area meridionale e insulare rimangono stabili, rispettivamente al 10,4% e 5,1% (10,1% e 4,8% nei 9 mesi).

EMISSIONI

Le emissioni medie di COdelle nuove immatricolazioni in settembre evidenziano un leggerissimo segno positivo con 119,6 g/Km; 120,1 g/Km in gennaio-settembre (+1,3%).

L’analisi delle immatricolazioni di settembre per fascia di COriflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km scende a rappresentare rispetto al mese precedente il 4,2% del mercato, il 3,4% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 4,2% e 4,1% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 67,7% (64,1% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 20,8% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,3% (rispettivamente 23,9% e 2,0% nei primi 9 mesi).

Fonte: unrae.it